Cicerchiata di Carnevale (dolce tradizionale abruzzese)

cicerchiata / STRUFFOLI / PIGNOLATA / ストルッツフォリ/ チチェルキアータ / ピニョラータ

Semplice, tradizionale, ma così altrettanto buona da riusultare un dolce senza tempo. La cicerchiata, oggi come ieri, è una piccola delizia da gustare un chicco alla volta.

Qui a seguire spieghiamo un po’ cos’è la cicerchiata abruzzese, le sue varianti nel resto dello stivale d’Italia, e soprattutto, trovate la nostra ricetta per divertirtvi a prepararla in casa.

Cos’è la cicerchiata abruzzese

Nel periodo di Carnevale, in buona parte d’Abruzzo, è ancora piuttosto sentita la tradizione di mangiare la cicerchiata.

Si tratta di una composizione di palline fritte di pasta dolce (o anche cotte al forno), caramellate con abbondante miele e zucchero e decorate solitamente con perline colorate, codette etc…

Il nome “cicerchiata” rimanda alla forma rotonda di queste palline, che probabilmente alle persone di un tempo ricordava i legumi come le cicerchie ed i ceci.

Cicerchiata, struffoli, pignolata

L’origine di questo dolce così particolare, che si prepara anche in alcune zone delle Marche, rimane comunque incerta.

Nel napoletano, ad esempio, esiste una versione molto simile alla cicerchiata abruzzese, e altrettanto buona, che prende il nome di struffoli.

Gli struffoli napoletani però si preparano nel periodo natalizio, invece che a Carnevale.

E scendendo più a sud, tra Calabria e parte della Sicilia, sempre a Natale trovate più o meno lo stesso dolce che a Napoli, ma chiamato pignolata. Insomma, una regionalità tutta italiana!

Come preparare la cicerchiata abruzzese

La cicerchiata si presenta solitamente sotto forma di una corona circolare, composta da tante palline sovrapposte ad arte. In realtà è molto diffusa anche una versione mono-dose nei pirottini di carta, più facile da lavorare.

Tenete infatti a mente che bisogna modellare velocemente la forma desiderata finché il miele caramellato rimane liquido. Una volta rappreso, la forma è fatta e tale rimane…

Trattandosi di origine popolare, diventa difficile parlare di ricetta vera e propria, perché ogni famiglia o quasi porta avanti la propria versione, con le proprie dosi, le proprie decorazioni, ereditata sicuramente da qualche nonna o bisnonna!

E così quella che segue è la nostra ricetta di famiglia, semplice e buona come devono essere i piatti della tradizione. Vi possiamo garantire che una volta che l’avrete portata a tavola, “spiluccare” le palline una dopo l’altra diventerà lo sport della giornata!

Ricetta della cicerchiata abruzzese

Ingredienti

  • 200 gr di farina tipo 00
  • 2 + 2 cucchiai di zucchero
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
  • 200 ml di miele
  • perline di zucchero colorate
  • olio per friggere

Preparazione

1) in una ciotola unite la farina, le uova, due cucchiai di zucchero e l’olio, ed iniziate ad amalgamare il tutto aiutandovi con una forchetta

2) quando l’impasto prende consistenza, trasferitelo su una superficie piatta e lavoratelo ulteriormente con le mani, fino ad ottenere un composto omogeneo ma ancora elastico

3) tagliate un pezzetto d’impasto, modellatelo con le mani fino ad ottenere un cilindro e con un coltello ricavate dei cubetti di pasta di circa 1 cm

4) modellate i cubetti di pasta con le mani in modo da ottenere delle palline (o se preferite delle “cicerchie”)

5) friggete in olio a 180°C il tempo necessario affinché le cicerchie dorino in superficie ma senza scurirsi; scolatele su carta per fritti, avendo cura che non si attacchino

6) nel frattempo in una padella, scaldare il miele con gli altri due cucchiai di zucchero

7) quando il miele inizia a “schiumare”, versare le cicerchie e mescolare 1-2 minuti in maniera omogenea fino ad ottenere delle palline ben lucide.

8) spegnete il fuoco, aiutandovi con un cucchiaio disponete le cicerchie in un piatto a forma di corona circolare (il buco al centro lo potete ottenere con un bicchiere capovolto). Siate veloci perché il composto raffreddandosi non sarà più malleabile. Guarnite con perline e codette a proprio piacimento.