Se avete visto questo ortaggio al mercato o dal fruttivendolo, e vi incuriosisce saperne di più…
Ecco una ricetta facile e veloce, da tenere a mente. Vi tornerà utile.
Cos’è il goya (o melone amaro)
Nel dialetto delle isole Okinawa, le più meridionali del Giappone, si chiama goya. In giapponese standard si chiama nigauri. In italiano è tradotto come “melone amaro”.
Parliamo di un ortaggio tipicamente tropicale. Il melone amaro o goya è diffuso in buona parte del sud-est asiatico e ad Okinawa è addirittura l’ingrediente principale di uno dei piatti isolani più diffusi.
Qui in Italia lo si può trovare nei mercati rionali ben forniti oppure nei negozi di cibo etnico.
![goya](https://bacchetteepomodoro.com/wp-content/uploads/2020/08/IMG_2756_1.jpg)
Caratteristiche del goya o melone amaro
La forma del goya ricorda quella di una zucchina o un cetriolo. E’ verde ma la sua buccia ha molte piccole protuberanze. Il goya è tutto commestibile, ad eccezione dei semi interni, che vanno eliminati (un po’ come una zucca).
Ricco di vitamina C e sali minerali, il goya è depurativo e rinfrescante, ma soprattutto è conosciuto per il suo gusto piacevolmente amarognolo.
In realtà basta trattarlo con sale e zucchero prima della cottura, in modo che l’amaro eccessivo sia eliminato.
Oggi affettiamo il goya a rondelle, eliminiamo la “pancia” e lo friggiamo con della fecola di patate che, a differenza della farina, rende il fritto un po’ più croccante.
Ottimo aperitivo “apri-stomaco”, perfetto da accompagnare con una birra o con del sake.
Per un’altra idea gustosa su come portare a tavola questo super ortaggio, leggete la nostra pagina dedicata ad uno dei piatti simbolo della cucina originale di Okinawa, in Giappone: Goya chanpuru (ricetta tradizionale di Okinawa).
Ricetta delle chips di goya (o melone amaro)
Ingredienti (per 2 persone)
- 1 goya (melone amaro)
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- fecola di patata qb (o farina tipo 00)
- olio per friggere
Preparazione
1) lavate il goya sotto acqua corrente, tagliatelo a rondelline ed eliminate la parte interna con una leggera pressione delle dita 2) in una ciotola mescolate le rondelle di goya con il sale e lo zucchero, in modo da attenuare il sapore amarognolo attraverso l’eliminazione dell’acqua di vegetazione. Dopodiché sciaccquate sotto acqua corrente e strizzate bene le rondelle 3) mescolate le rondelle di goya con la fecola di patate (in alternativa usate la farina tipo 00)
4) friggete fino a dorare le rondelle e servite calde, con un pizzico di sale