Cucina popolare e disponibilità di ingredienti si intrecciano, da sempre. Da dove derivi la caponata, uno dei piatti che oggi, per colore, profumo e sapore rappresenta la Sicilia e la sua terra, non è certo. Anzi…
Partiamo dalla base: un misto di verdure, ghiottamente cucinato. Senza dubbio un piatto mediterraneo, ed infatti fuori dalla Sicilia ogni regione mediterranea o quasi vanta praticamente la sua versione: ad esempio la Ratatouille in Provenza, o il Pisto in alcune zone della Spagna come la Mancha.
Quello che caratterizza la caponata siciliana, perlomeno nelle versioni più classiche, è la salsa leggermente agrodolce.
A quanto pare il suo nome potrebbe derivare dal “capone”, nome dialettale di un tipo di pesce presente sulle coste siciliane, che in passato veniva servito per l’appunto con una salsa agrodolce.
In questa ricetta usiamo le melanzane, fritte, assieme a cipolla, sedano, olive e pinoli. Un po’ di salsa di pomodoro, il tutto condito con un po’ aceto e zucchero.
Un consiglio: fatela riposare e mangiatela tiepida (o anche fredda, in estate). E se avanza, niente paura: il giorno dopo sarà ancora più buona. Armatevi solo di una generosa dose di pane, possibilmente siciliano.
Ricetta della caponata siciliana
Ingredienti (per 2-3 persone)
- 2 melanzane lunghe
- 1 cipolla piccola
- 2 coste di sedano
- 200 ml di passata di pomodoro
- 2 cucchiai di pinoli
- 20 olive denocciolate
- 15 capperi
- qualche foglia di basilico
- 1-2 cucchiai di zucchero
- 1-2 cucchiai di aceto
- 2 cucciai d’olio EVO
- olio per friggere
- sale