Parli di aringhe e subito immagini la cucina scandinava…
In effetti le aringhe sono molto diffuse nelle acque fredde dell’Atlantico settentrionale e del mar Baltico, e da sempre hanno rappresentato per i Paesi che vi si affacciano una preziosa risorsa in cucina.
Dalla pelle grigiastra, con sfumature verdi e blu, le aringhe hanno delle carni rosee, sode e saporite, e si prestano a innumerevoli preparazioni. In umido, al forno, fritte, marinate e perfino affumicate… E poi, come tanti altri pesci, le aringhe sono una buona fonte di proteine e grassi “buoni” (i cosiddetti omega-3).
Questa ricetta si ispira decisamente alla cucina del nord, per sapori e profumi. In particolare, aringhe, cipolla e aneto, questo trio, forma un connubio perfetto: gradevole, equilibrato e decisamente gustoso!
Prepariamo un classico timballo a strati. Partiamo con le patate, uniamo il pesce e lo insaporiamo con cipolla bianca, uva sultanina, pinoli e aromi (aneto, erba cipollina, pepe) e procediamo così fino ad utilizzare tutti gli ingredienti. Uova sbattute e latte per legare il tutto, e via in forno… e che profumo!
Ricetta del timballo di aringhe
Ingredienti (per 4 persone)
- 400 gr di filetti di aringhe
- 3 patate medie (circa 500 gr)
- 1 cipolla bianca
- 150 ml di latte
- 2 uova
- 20 gr di uva sultanina (rinvenuta in acqua tiepida)
- 20 gr di pinoli
- aneto fresco qb
- erba cipollina qb
- olio di semi
- pepe qb
- sale qb