Pupe cavalli e cuori (dolci pasquali abruzzesi)

pupe cuori e cavalli

Se siete giunti su questa pagina, è molto probabile che li conosciate già: i dolci tradizionali abruzzesi di Pasqua.

Qui a seguire vi raccontiamo qualche curiosità su questi dolci dai nomi così originali. E, ovviamente, trovate la nostra ricetta di famiglia, abruzzese doc.

Pupe cavalli e cuori: i dolci della Pasqua abruzzese

In buona parte d’Abruzzo, ieri come oggi, la Pasqua è ancora legata alla preparazione di dolci tradizionali dalle forme alquanto particolari: “pupe” (cioè bambole), cavalli e cuori.

In sostanza si tratta di una sorta di biscottone morbido, dalle generose dimensioni (ogni pezzo può raggiungere anche i 30 cm!), il cui impasto è riccamente impreziosito da frutta secca, cacao e profumato di cannella e agrumi.

Tradizione e storia dei dolci pasquali abruzzesi

Tuttavia, perché si preparino dei dolci proprio di queste forme, non è dato saperlo.

La tradizione popolare vuole che, durante il periodo pasquale, si regalino questi dolci ai propri cari. I bambini ricevono un cavallo, le bambine invece una pupa, ed in generale familiari ed amici un bel cuore.

Il cavallo dovrebbe simboleggiare l’intraprendenza ed il coraggio, mentre la pupa, dal ventre volutamente accentuato, rappresenterebbe un augurio di buona fertilità. La pupa, inoltre, rappresentata con le braccia piegate sui fianchi e l’abito merlettato, è un richiamo al tradizionale abito femminile abruzzese.

Ma si racconta anche un’altra storia. A quanto pare in tempi lontani era usanza, tra le famiglie dei giovani che stavano per sposarsi, di scambiarsi dei doni simbolici: la famiglia della futura sposa riceveva un bel dolce a forma di pupa, mentre quella dello sposo un bel cavallo…

pupe cuori e cavalli
Pupa in preparazione: ricorda l’abito tradizionale femminile abruzzese

Tante versioni per pupe cavalli e cuori

Ad ogni modo, quel che è certo, è che questi dolci sono tuttora molto diffusi, nelle case, come anche in alcune pasticcerie locali. Per intenderci, non c’è nonna, oggi come ieri, che non abbia preparato questi simpatici dolci per i suoi nipotini!

Naturalmente, una ricetta dalle dosi precise non esiste. L’impasto semplice e probabilmente povero di un tempo (farina, uova e al massimo un po’ di mandorle) ha ceduto il posto oggi ad una grande varietà di gusti e decorazioni.

Ogni famiglia, o quasi, ha la sua versione preferita: con mandorle tritate o con l’aggiunta di miele, con una glassatura al cioccolato oppure bianca, decorata con codine colorate o confetti, e così via. E non è raro trovare delle pupe nel cui ventre sia addirittura incastonato un uovo (un richiamo al tradizionale augurio di fertilità).

La ricetta che segue è quella della famiglia di mio marito. Potete seguire gli step e divertirvi nella preparazione di questi dolci originali, facendo finta, per un pomeriggio, di essere da qualche parte in Abruzzo.

Ricetta per pupe cavalli e cuori di Pasqua

Ingredienti (per 3 pezzi)

  • 400 gr di farina tipo 00
  • 200 gr di mandorle
  • 180 gr di zucchero
  • 4 uova
  • 100 ml di olio extra vergine d’oliva
  • 2 cucchiai di cacao amaro in polvere
  • 2 cucchiai di cannella in polvere
  • buccia grattugiata di 1 arancia (o limone)
  • 50 ml di liquore Strega (oppure Alchermes, Sambuca)
  • mezza bustina di lievito per dolci
  • per la glassatura: 100 gr di cioccolato fondente + 1 cucchiaio di olio
  • per la decorazione: codette, gel decorativo, confetti…

Preparazione

pupe cuori e cavalli

1) in una ciotola iniziate a sbattere le uova, incorporando lo zucchero

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2) versate l’olio e continuate a mescolare

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3) ora grattugiate la buccia d’arancia (non trattata), e aggiungete la cannella ed il cacao amaro in polvere

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4) versate il liquore per dolci, e mescolate

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5) tostate le mandorle (sarà sufficiente qualche minuto in padella o in forno, se già caldo), tritatele nel mixer, ed unitele al composto, amalgamando il tutto. Per velocizzare un po’, potreste evitare di tostare le mandorle.

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6) ora mescolate il lievito in polvere nella farina, e uniteli gradualmente al composto, amalgamando il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, denso e cremoso

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7) ora foderate delle teglie con della carta da forno, dividete grossomodo il composto in tre parti uguali, e iniziate a modellare le tre forme. Aiutatevi con una spatola, e bagnate leggermente le dita per evitare che si appiccichi tutto. Cuocete in forno a 200°C per circa 15-20 minuti e poi lasciate raffreddare completamente.

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8) quando i dolci sono completamente freddi (anche il giorno dopo), tritate il cioccolato, e lasciatelo fondere a bagnomaria (a fuoco basso) assieme ad un cucchiaio di olio EVO

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9) aiutandovi con una spatola, ricoprite i dolci con uno strato di cioccolato fuso, spalmandolo in maniera omogenea. Prima che si raffreddi, passate alle decorazioni (date spazio alla fantasia!) e, una volta terminato, lasciate riposare almeno per qualche ora.