Kuromame (soia nera giapponese)

kuromame / 黒豆

Se siete appassionati della cucina giapponese, o se ne siete semplicemente incuriositi, questa ricetta può tornarvi utile.

Qui di seguito trovate un po’ di cuorisità sulla soia nera e soprattutto trovate la nostra ricetta per cucinarla anche a casa (è facile ma tra ammollo e cottura richiede tempo).

Cos’è il kuromame

La parola kuromame (黒豆) è piuttosto generica, e significa innanzitutto legumi neri. Di fatto però quando in Giappone si parla di kuromame, si intende questa particolare varietà di soia, dal colore nero, per l’appunto.

Come tutti i legumi, anche la soia nera è un cibo particolarmente salutare per l’organismo. E’ ricca di minerali, vitamina B ed è inoltre un’ottima fonte di proteine vegetali.

La soia nera è diffusa in tutto il Giappone ed è facilmente reperibile. Le produzioni più pregiate sono quelle della zona di Tamba (non lontano da Osaka), e dell’isola di Hokkaido.

In Italia potete trovare la soia nera nei negozi specializzati in importazione di cibi asiatici o anche in qualche supermercato ben fornito, magari nell’area veggie.

Kuromame nella tradizione di Capodanno

La soia nera, kuromame, è anche uno degli ingredienti immancabili del menù tradizionale del Capodanno giapponese.

Questo menù prende il nome di ossechi (お節). Si tratta di un menù speciale, simbolico oltre che molto ricco e vario, che tradizionalmente si consuma la mattina di Capodanno. In realtà l’ossechi è sempre più che abbondante, e finisce spesso per accompagnare la cena e anche il pranzo del giorno seguente.

Il motivo per cui la soia nera si mangia a Capodanno è il seguente: la parola mame, che compone kuromame, significa prima di tutto legumi. Ma se scritta diversamente, cioè con un kanji diverso, significa “diligente” o “laborioso”.

Quindi in Giappone mangiare kuromame a Capodanno rappresenta, secondo la tradizione, l’augurio di vivere il nuovo anno da persone diligenti e laboriose. Un concetto decisamente molto giapponese!

Ricetta del kuromame giapponese

Ingredienti

  • 250 gr di kuromame (soia nera) da ammollo
  • 180 gr di zucchero di canna integrale
  • 1,2 lt di acqua
  • 35 ml di salsa di soia
  • 25 ml di sake
  • mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio

Preparazione

  1. versare tutti gli ingredienti in una pentola, ad eccezione del kuromame, portare ad ebollizione il tutto e subito dopo spegnere il fuoco;
  2. aggiungere il kuromame (possibilmente senza sciacquarlo) e lasciarlo in ammollo per 12 ore circa;
  3. completato l’ammollo, mettete la pentola sul fuoco e portate a ebollizione. Da qui cuocete a fuoco dolce, con coperchio, per circa 3 ore, o comunque finchè la soia non sarà tenera. Schiumate se necessario durante la cottura.
  4. Quando la soia è cotta, ma rimane ancora del liquido residuo, alzate la fiamma e lasciate evaporare. In questo modo la superficie della soia risulterà più lucida.
  5. Lasciate riposare, possibilmente una notte, e consumate il giorno dopo. La soia nera risulterà ancora più saporita e gustosa.
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