Broccolo fiolaro stufato

Si chiama broccolo ma è diverso dall’immagine comune che viene in mente pensando al broccolo, ovvero di un alberello verde in miniatura. Appartiene però alla stessa famiglia.

Il broccolo fiolaro è una verdura invernale, ma è piuttosto raro e difficile da trovare al di fuori del territorio originario in cui è coltivato, Creazzo, in provincia di Vicenza. Il nome fiolaro deriva dalla parola dialettale “fioi”, che significa figli. Il cespo infatti è formato da tanti germogli, appunto i “figli”.

Il gusto è piuttosto delicato, ricorda il broccolo classico ma è più dolce e leggermente pungente. I cespi più piccoli sono particolarmente teneri e si cuociono velocemente, pur mantenendo una certa croccantezza, soprattutto se hanno subito una gelata (e questo vale anche per le foglie della verza, chi cucina la cassoeûla lombarda capirà!).

Io ho scelto di cucinare questo broccolo stufato come contorno, ma in generale lo si può utilizzare come una classica verdura a foglia (es. bietole o catalogna) quindi nei minestroni con i legumi, oppure con un bel risotto, o magari gratinata al forno.

broccolo fiolaro di Creazzo

Ingredienti (per 2 persone)

  • 2 cespi di broccolo fiolaro
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale qb

Preparazione

  1. tagliare a pezzi e lavare
  2. rosolare in padella aglio tritato con olio e peperoncino e aggiungere i broccoli e aggiustare di sale
  3. cuocere con coperchio per circa 20 minuti o finché sarà tenero, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario
error: Content is protected !!