Si chiama broccolo ma è diverso dall’immagine comune che viene in mente pensando al broccolo, ovvero di un alberello verde in miniatura. Appartiene però alla stessa famiglia.
Qui sotto una ricetta semplicissima per apprezzare tutto il suo sapore ed il suo aroma.
Cos’è il broccolo fiolaro
Il broccolo fiolaro è una verdura invernale, ma è piuttosto raro e difficile da trovare al di fuori del territorio originario in cui è coltivato: Creazzo, in provincia di Vicenza. Il nome fiolaro deriva dalla parola dialettale “fioi”, che significa figli. Il cespo infatti è formato da tanti germogli, appunto i “figli”.
Il gusto del broccolo fiolaro è piuttosto delicato, ricorda il broccolo classico ma è più dolce e leggermente pungente. I cespi più piccoli sono particolarmente teneri e si cuociono velocemente, pur mantenendo una certa piacevole croccantezza, soprattutto se hanno subito una gelata.
Io ho scelto di cucinare questo broccolo stufato come contorno, ma in generale lo si può utilizzare come una classica verdura a foglia (es. bietole o catalogna), quindi nei minestroni con i legumi, oppure con un bel risotto, o anche gratinata in forno.
Ricetta del broccolo fiolaro stufato
Ingredienti (per 2 persone)
- 2 cespi di broccolo fiolaro
- 1 spicchio d’aglio
- peperoncino
- olio extra vergine d’oliva
- sale qb
Preparazione
- tagliare a pezzi e lavare
- rosolare in padella aglio tritato con olio e peperoncino e aggiungere i broccoli e aggiustare di sale
- cuocere con coperchio per circa 20 minuti o finché sarà tenero, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario