Taralli di San Biagio (ricetta tradizionale abruzzese)

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

Ecco una ricetta che dimostra quanto siano variegate le tradizioni gastronomiche d’Italia.

Qui di seguito vi raccontiamo cosa sono questi taralli dolci di San Biagio, e vi spieghiamo passo per passo come prepararli in casa, secondo la nostra ricetta di famiglia.

Cosa sono i taralli di San Biagio

I taralli di San Biagio sono dei dolci semplici ma gustosi della tradizione abruzzese. Perfetti come snack a merenda, o per accompagnare il latte ed il caffè a colazione.

Essendo i taralli molto legati al territorio, ne esistono varie versioni, che vanno dalla consistenza croccante, simile ad un buon biscottone, a quella di un morbido panetto lievitato. Tra l’altro tutte molto buone. Del resto, in ogni famiglia, o quasi, si segue la propria ricetta, che alla fine è sempre quella di un’anziana zia o della nonna.

Quello che invece è un punto fermo, oltre alla forma, è l’aroma di questi taralli abruzzesi: semi di anice e scorza di limone grattugiata non devono mai mancare. Il mix dei due profumi rende questi taralli davvero invitanti, specie se li avrete appena sfornati, caldi caldi.

In particolare nella provincia di Pescara, la tradizione dei taralli di San Biagio è ancora abbastanza sentita. C’è chi li prepara in casa, ma non è raro che li troviate in qualche pasticceria o presso qualche panificio.

Una curiosità sui taralli di San Biagio

Secondo la tradizione cristiana cattolica, il 3 febbraio ricorre il giorno di San Biagio, protettore della gola.

In alcune parti d’Italia ci sono delle usanze legate a questa ricorrenza. Nel milanese, ad esempio, la tradizione vuole che il giorno di San Biagio si mangi il panettone: sì, probabilmente l’ultimissimo della stagione, se mai sopravvissuto alle feste natalizie!

Riguardo la versione abruzzese, pare che la forma dei taralli (di fatto un cordone di pasta chiuso su sè stesso) dovesse in qualche modo richiamare quella della gola. Vero o meno, quel che ci sentiamo di aggiungere è che questi dolcetti, per la loro semplicità e bontà, sapranno davvero prendervi per la gola!

Ricetta dei taralli abruzzesi di San Biagio

Ingredienti (circa 12 pezzi)

  • 500 gr di farina tipo 00
  • 100 gr di zucchero
  • 1 uovo
  • 200 ml di latte
  • 80 ml di olio d’oliva
  • 1 cubetto da 25 gr di lievito di birra fresco (o circa 10 gr se disidratato)
  • buccia grattugiata di un limone (non trattata)
  • 1-2 cucchiai di semi di anice

Preparazione

taralli di san biagio

1) in una ciotola sbattete l’uovo ed incorporate l’olio e lo zucchero

taralli di san biagio

2) aggiungete i semi d’anice macinati (o interi se preferite), il limone grattugiato ed il latte, mescolando bene

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3) iniziate a versare la farina a pioggia, mescolando il tutto in maniera omogenea. Dovrete ottenere un composto non troppo asciutto

taralli di san biagio

4) quando il composto inizia a diventare più lavorabile, spostatelo su una spianataoia, e proseguite l’impasto con le mani. Dopodichè, lasciate riposare per circa un paio d’ore in luogo possibilmente caldo e riparato

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

5) trascorso il tempo di lievitazione, l’impasto avrà raddoppiato il suo volume.

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

6) trasferite l’impasto sulla spianatoia e dividetelo in 12 pezzi di uguale misura

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

7) lavorate ogni pezzo di impasto con le mani, stendendolo fino a formare un cilindro lungo circa 20 cm, e spesso 1 cm. Ripiegatelo su sè stesso ed ecco che otterrete un bel tarallo

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

8) ripetete l’operazione con i restanti pezzi d’impasto e disponete i taralli su delle teglie foderate con carta forno. Ora lasciate riposare ulteriormente i taralli in luogo possiblmente caldo per un’altra ora.

taralli di san biagio サン・ビアージョのタラッリ

9) ecco infine come si presentano i vostri taralli di San Biagio dopo la seconda lievitazione. Cuoceteli in forno a 190°C per circa 10-12 minuti. Per dare l’effetto lucido, potete spennellarli con l’uovo prima di infornarli. Oppure, come decorazione, una volta sfornati potete passarli nel latte e poi nello zucchero, in modo che questo aderisca bene sulla superficie del tarallo.